Sto salendo sul mio primo treno. Il primo di tanti. L'idea è quella di andare più a est possibile solo con i mezzi pubblici e vedere dove arriviamo. Per me non si tratta solo di sciare; anche il viaggio è importante. Viaggiando in treno, stiamo più a contatto con la gente e ci immergiamo più a fondo nella cultura dei diversi Paesi.
È facile muoversi con i mezzi pubblici di città in città, ma non tra le montagne. La cosa mi incuriosisce molto, ma anche scoprire fin dove arriveremo. Sono già piuttosto abituato a usare i mezzi pubblici, visto che non ho un’auto da quattro anni. Ma tre settimane di viaggio con gli sci sono già di per sé una sfida a livello logistico. Perché dobbiamo far entrare nello zaino l'attrezzatura fotografica e tutto il resto.
Ci incontriamo ora a Tarvisio, in Italia. Partiremo da lì. Andiamo verso est! Oh no! No! Non si ferma! Ah, ok! Va bene, grazie! Mi sa che ci tocca camminare, perché l'autobus per Boscoverde è alle 7:00.
E il treno è alle 6:48. Che tempismo, eh!? Già! Ieri sera siamo arrivati qui a Semmering. Lungo la strada tra l’Italia e la Slovacchia.
Stamattina siamo scesi e siamo andati a sciare per tre o quattro ore. Praticamente l’opposto rispetto all’Italia. Abbiamo sciato… decisamente a secco! Eppure siamo riusciti a godercela. Senza dubbio. Stiamo andando a Poprad, in Slovacchia.
Dovremmo arrivare stasera e riuscire a sciare domani. Stiamo per arrivare a Poprad-Tatry. Železničná spoločnosť Slovensko vi augura una buona giornata. Sei il famoso Youtuber, vero!? No, no. Non sono famoso! Un mese fa, in Italia, gli ho fatto vedere i tuoi video.
Fa troppo caldo, quindi… le valanghe… bisogna stare attenti! Grazie, ragazzi! -Ciao! -Ciao! Wow, bagnato bagnato… Vieni al rifugio? No, no, no, starò qui solo oggi per esplorare un po’. Se non vi dispiace, cammino un po' con voi. -Sì! -Certo! È da stamattina che sono da solo… Mi chiamo Tomas. Tutti mi chiamano Cici e vengo dalla Slovacchia, da Poprad. Il Paese che c'è più a valle. Qui i rifugi non vengono riforniti dagli elicotteri.
Un’usanza legata alla tradizione e alla necessità di proteggere la natura e le nostre valli dal rumore degli elicotteri. Per cui circa il 90% delle provviste viene trasportato da questi portatori. Notevole, vero!? Con un fusto di birra sulle spalle. Sono le montagne più belle del mondo.
Mi piace molto il loro carattere. Per arrivare qui in valle l'avvicinamento non è breve, ma nemmeno troppo lungo. E poi hai tutti i diversi versanti tra cui scegliere. Se sul lato nord fa brutto, puoi andare su quello sud e… insomma, mi piace molto. Sciare qui è una vera sfida.
C’è di tutto, meno la neve fresca. Bene, che facciamo ora? Filmiamo Max e Loïc e ci sediamo al sole. Sì dai, così ci scaldiamo. Ne vedo uno.
Credo che le previsioni del tempo non siano molto buone, ma se le discese estreme e i canaloni più stretti sono quello che cerchi, qui non sono molto frequentati. Se ci vai, non trovi nessuno. Di qua non va bene. C'è una sezione di speroni e non abbiamo la corda, quindi… torniamo al piano A? E poi di nuovo ai piani B e C, no? -Sei pronto? -Sì.
Primo canalone! Sì, grazie tante. Quasi non ci servono le torce. L'idea è fare un canalone, ma prima c’è da camminare con gli sci in spalla, e poi tornare a valle, a prendere il treno. Non ero mai stato su una catena montuosa così raccolta e scoscesa, ed è bellissimo. La gente del posto mi ha colpito molto.
Il fatto di vedere… persone di ogni genere super motivate ad andare in montagna. Alcune camminano sulla neve con le scarpe da tennis, altre hanno ramponi e attrezzatura da arrampicata. Come quelle là, che stanno scendendo nel canalone. Il tempo oggi fa un po’ schifo… E uscite lo stesso? Be', cos'altro possiamo fare? Il tempo è buono! Quasi sereno. A volte... -Ci vediamo. -Ciao.
Domattina verso le sei prendo il treno da Poprad per tornare a casa mia, sulle Dolomiti. Mi dispiace molto lasciare il gruppo e il vostro viaggio, ragazzi, ma sono felice delle belle sciate e dei bei momenti vissuti insieme. Sai dove stiamo andando? Ehm, non lo so. Dice che è di lì!? Ok, allora è l'altro canalone.
Da qualche parte nella nebbia. Il nostro viaggio continua verso la Romania. Vediamo dove ci porta.
Andiamo verso est. Stamattina in treno la luce del sole mi ha svegliato, e ora siamo in Romania. Andiamo a un rifugio in cui un amico di un amico ci ha detto che possiamo dormire. Speriamo vada tutto bene. La tabella di marcia è molto intensa e ci fermeremo qui solo una notte. E poi domani, dopo aver sciato, torneremo in stazione e vedremo dove andare.
Caransebeș… la città… Mi chiamo Sorin. Io sono Loïc. Austria? No? Non sei austriaco? Austria.
Siamo appena arrivati alla stazione meteorologica. Da quando ho capito, lui lavora e vive qui da que mesi. Parla in modo… Cerchiamo di capire cosa dice usando qualche parola in inglese. Dice che possiamo dormire qui. Un amico di Joi gli ha telefonato. Sembri stanco.
-Sono stanco. -Perché? Perché è da trenta ore che siamo qui in Romania. È stranissimo stare in treno tanto tempo, chiudere un po’ gli occhi, guardare fuori dal finestrino e riaddormentarti. E poi, di colpo, dover scendere dal treno e trovarti sugli sci senza neanche rendertene conto. E poco più tardi, tornare alla stazione per riprendere il viaggio. Non avevo mai fatto una cosa del genere.
È un'esperienza fantastica. Devo fare il backup tutti i nostri file. Il prossimo treno parte tra tre ore. Proseguiamo verso est! E una volta arrivati, faremo lo stesso. Voglio proprio vedere come sarà questo treno notturno. L’ultima volta non abbiamo dormito molto; speriamo che questo sia meglio.
Alcune volte abbiamo dormito bene, altre volte male, ma tutto sommato, penso che abbiamo dormito troppo poco! Ma forse il cervello si sta impigrendo, dopo tanti… Come si dice? Non lo so, ehm… Tanti… Ciao. Parli inglese? Proviamo. Vorremmo acquistare dei biglietti. Acquistare. Biglietti. 21 e 22. Ok, grazie. -Cerchiamo l’autobus per Borovets. -Borovets?
-Sì. -L'edificio accanto! Questa è la stazione internazionale! -Sì, Borovets. -Per Borovets non è qui! Ok. È a soli 20 minuti in auto, ma noi faremo diversamente.
Possiamo prendere due linee di metro. Oggi c'è un solo autobus. Quindi dovremmo provare a prenderlo. -Forse è qui. -Qui? Giusto, no? E credo che l'orario sia lo stesso. Se funziona, perfetto.
Ho pensato: "C***o, perdiamo l'autobus!" -Buonanotte, ciao. -Buonanotte, ciao. Porca miseria. Passiamo sempre per le stazioni sciistiche perché ci arriva l’autobus. Ma poi contiamo di uscire dall'area degli impianti per fare un po’ di backcountry. Foto, foto! Molto bella! È pazzesco che dopo... venti ore di treno, autobus e tutto il resto, siamo stati catapultati in questa stazione sciistica assurda.
Luci lampeggianti, un sacco di gente e... WOW! -Come si chiama la montagna? -Mussala! Sì, il monte Mussala! La montagna più alta dei Balcani. Batti cinque! Bella lì! Due? Due? -Ok, perfetto! -30 minuti. -Ok. -Grazie.
Perfetto. Grazie. Sono passate circa due settimane e abbiamo fatto molta strada, o, più precisamente, rotaie. Abbiamo visitato tanti posti diversi, ma ci resta ancora una settimana. Quindi vediamo, magari troveremo un meteo migliore proseguendo verso est.
Max, sei felice di poter dormire per la prima volta in cuccetta? Promette bene perché abbiamo un letto, ma magari non dormiremo comunque. Però il viaggio è molto lungo e almeno non dovremo cambiare treno nel cuore della notte. Al nostro risveglio, saremo a Istanbul. Passaporto! Benvenuti! Ciao! Finalmente! Mi chiamo Esmanur Calisici. Vengo dalla Turchia. Sono ingegnere, ma non esercito.
E faccio la guida alpina. Poco fa su Instagram le abbiamo proposto di unirsi a noi. Be', credo che senza di lei saremmo stati perduti.
Non è corretto. Ok. Non è corretto, ok? Ci sono così tante opzioni, così tante montagne. Mi piacciono le nostre montagne. Dovete venire a esplorarle.
-Non è qui? -No, non è qui. Ci stiamo già muovendo. Hai detto il numero 38, giusto? Al piano superiore, sul numero 38? -Qui c'è il suo telefono. -Oh no! Dobbiamo andare. Siamo scesi dall'autobus, per pochissimo tempo.
Max era in piedi accanto a noi. L'autista ha acceso il motore e ha fatto retromarcia. La porta era aperta e siamo saltati su. Ma Max è sparito. Abbiamo scaricato tutte le nostre cose e adesso la missione di stasera è ritrovare Max! Si è perso! Max! Max! Su Instagram ci è arrivato un messaggio da Omar Lilledilihilldeli.
L’aveva scritto Max. Diceva di aver preso un biglietto per Kayseri. Noi abbiamo fatto la stessa cosa. Speriamo di incontrarci lì. Forse.
Forse no. Come faremo a trovarlo? È lui! Ve lo dico io! È lui! Ben arrivato! Come va? Scusate il ritardo! Hai preso tutte le tue cose? Spero le abbiate voi! Io non ho niente! Ora siamo in Turchia. Direi di iniziare in grande stile! Cosa? Pensavo che Kayseri fosse una città piccola, ma credo abbia un milione e mezzo di abitanti. Una città davvero molto grande.
E di punto in bianco abbiamo preso l'autobus, e siamo finiti qui. Molte donne mi scrivono: "Voglio venire lassù." "Voglio vivere l'atmosfera di montagna.” Ma poi non ci provano.
Per questo, voglio mandare un messaggio a tutte loro: venite sulle montagne turche a fare quello che faccio io. Vai, vai, vai! Quanto mi piace! È la prima volta che uso la splitboard. Me ne sto già innamorando! Queste sono le lastre.
Come sull’altro lato. Se ne smuovi una, se ne stacca subito un'altra. Sì e poi si scatena... Tanta neve e tanto vento. Ieri eravamo nello stesso posto e abbiamo discusso molto.
Non sapevamo cosa fare per le condizioni della neve. Ora siamo di nuovo qui e la discussione ricomincia da capo. E ancora non ce la sentiamo. Non voglio forzare la mano! Per cosa? È dura resistere perché la neve sembra perfetta, ma comunque sospetta.
Forse è meglio andare sul sicuro. E nei prossimi giorni... anche se in realtà ce ne restano solo due. Credo che siamo tutti esausti.
Per tutta la frenesia, sempre alla ricerca del prossimo autobus, del prossimo treno e di dove andare a dormire. Potremo dormire? Dormiremo sul treno? Abbiamo cambiato programma; ce ne andiamo da Kayseri. Partiamo per una nuova missione. Proprio oggi pomeriggio. Quindi dovremo fare in fretta! Bene, eccoci qui. Ieri sera, eravamo tutti un po' abbattuti.
E ora, a distanza di 24 ore, ci troviamo su un vulcano spettacolare nel bel mezzo della Turchia. Lontanissimi da casa. È giunto il momento di tornare. La strada verso casa è lunga. Sì, sì, sì, sì. Questo è quanto.
È incredibile che siamo arrivati fin qui solo con i mezzi pubblici. Guardate dove siamo. È stato un bel viaggio. Direi che ci siamo spinti abbastanza a est e che sia giunta l’ora di tornare verso casa. Grazie mille di tutto. Piacere di averti conosciuto.
Grazie per il tuo aiuto. Ciao. Ok. Torniamo a casa? Sì, a casa. Ci siamo spinti abbastanza a est, no? Sì, credo basti così. Sì, è abbastanza.
Andiamo a casa. Credo che viaggiare con i mezzi pubblici ci abbia insegnato che il viaggio per arrivare sulla neve sia importante quanto l’atto stesso di sciare. Anche se il viaggio è nato dal desiderio di andare a sciare, senza tutti quei momenti tra una sciata e l'altra, sarebbe stata un’esperienza completamente diversa.
Gli autobus e i treni presi, le notti passate insonni, i continui problemi logistici da risolvere e anche l'aver perso Max, sono tutte esperienze che mi ripeterei volentieri.
2025-02-13 19:42